Insediamento coloniale VIII secolo a.C.
Le evidenze indicano al momento che il primo insediamento coloniale, di dimensioni inferiori a quelle che saranno della città, occupava il versante orientale della penisola di Schisò, in stretto rapporto con la baia, che diventerà il porto della città. Resta da dimostrare l’identificazione di tale insediamento, di superficie ridotta (ca.10 ettari), con il nucleo iniziale della colonia. È ancora aperto il problema della possibile frammentazione del primo insediamento in singoli villaggi contigui (kata komas) e della conseguente formazione del tessuto urbano attraverso la loro unificazione. Nel frattempo, la concentrazione e il volume rilevante di ceramica tardo-geometrica che si registra sul versante orientale della penisola offrono un primo segnale forte a favore della localizzazione proposta, confermata dalle nuove indagini.
Escavazioni in profondità praticate nell’area tra gli incroci 10 e 11 della plateia A del piano urbano di V secolo a.C. hanno, infatti, riportato in luce resti di 10 abitazioni del tardo VIII secolo a.C. .
Nel 1954, in questa stessa area, sotto il piano stradale della plateia A, fu rinvenuta una casa (Casa 1), purtroppo non più conservata, che sembra costituita da due ambienti affiancati, uno dei quali dotato di panchina.
Tra le case di nuova scoperta solo la Casa 5 è conservata integralmente. A pianta rettangolare, è formata da due ambienti; in quello più grande si trova addossata al muro orientale una panchina del tipo c.d. a pi-greco. Quest’ultima sagoma come la pianta rettangolare mostrano stretti contatti con l’architettura domestica medio/tardo-geometrica diffusa nelle isole Cicladi. Le somiglianze si allargano alla tecnica costruttiva adottata nei muri a doppio paramento di piccole pietre e al tipo di copertura piana, documentata dalla quantità di argilla cruda rinvenuta. Allo stesso ambiente cicladico rimanda anche il sistema di aggregazione dell’abitato in unità di abitazioni: le case, rispettando lo stesso orientamento est-ovest, sono costruite vicine tra loro, separate da stretti corridoi (possibili camminamenti) a cielo aperto.
La Casa 10 singolare per la particolare partizione di un ambiente con muretti paralleli è identificabile con un deposito, o granaio. Il lembo di una fortificazione della media/tarda età del Bronzo scoperto, a nord, poco lontano delle abitazioni della fine dell’VIII secolo a.C. potrebbe aver funzionato come baluardo difensivo su questo lato, il più vulnerabile dell’abitato.